La Cassarmonica di Grottole gode del primato di antichità in Basilicata: inaugurata il 16 agosto 1924, con il primo concerto a cura della banda di Grassano, è stata utilizzata sin dalla sua creazione, con il fine esclusivo di adornare la piazza pubblica e accogliere le esibizioni bandistiche ed orchestrali durante le feste religiose.
La Cassarmonica è patrimonio della collettività grottolese e attende di essere censito nel catalogo della Soprintendenza e nel catalogo Diocesano, oltre alla sottoscrizione della dichiarazione di interesse storico
Aneddoti di cronaca
La banda di Grassano che inaugurò la Cassarmonica, qualche anno dopo fu oggetto di cronaca a causa di un incidente stradale avvenuto il 17 settembre 1926, di rientro dall’esibizione nella festa patronale di Oliveto Lucano. Persero la vita l’autista del pulmino, il maestro, il capobanda e si ferirono numerosi musicisti.
La Cassarmonica era il “teatro del popolo”, capace di avvicinare le comunità prive di un teatro alla musica ed alla lirica. La sua architettura, a pianta centrale, è concepita in modo tale che è possibile godere dell’esibizione di uno spettacolo da ogni lato la si guardi. Da un punto di vista acustico, la cassarmonica ha la capacità di amplificare il suono tramite la sua pedana, che è completamente vuota, così come succede per una chitarra.
Curiosità sul numero 24
Insito nel destino di questo manufatto, il numero 24 ricorre nelle vicende della costruzione. La Cassarmonica infatti fu inaugurata nel 1924 e si dice abbia richiesto un investimento di 24 mila lire (un importo considerevole per l’epoca).
Altrettanto significativo è il peso di 24 quintali, un numero rappresentativo della solidità di questa struttura che ancora oggi resiste con la sua stabilità allo scorrere del tempo.
La copertura lignea della Cassarmonica è impreziosita dalla presenza di medaglioni ovali dipinti, che raffigurano le effigi di celebri compositori, che hanno contribuito con il loro ingegno al repertorio operistico dell’Ottocento:
1.Gioacchino Rossini 2.Vincenzo Bellini 3.Umberto Giordano 4.Giacomo Puccini 5.Amilcare Ponchielli 6.Giuseppe Verdi
Le cassarmoniche nascono come palcoscenici amplificati, per ospitare esibizioni musicali e concertistiche. Specie nei piccoli centri e nei paesi, rappresentano dei veri e propri teatri per l’intera comunità che si fa spettatrice, indipendentemente dall’estrazione sociale e dal bagaglio culturale.
Furono progettate e realizzate come elementi celebrativi provvisori, da montare nel corso di determinate funzioni religiose. A Napoli, sin dal XIII secolo e fino alla fine del XV, è testimoniata la presenza di un “catafalco” che veniva realizzato in concomitanza con la festività del Corpus Domini.
Solo alla fine del XIX secolo si fece spazio l’idea, specie nel sud Italia, della realizzazione di cassarmoniche stabili, con base in cemento, potenziando così la loro funzione sociale e aggregativa nelle comunità.



